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giovedì 21 novembre 2013

novembre

Si vive come d'autunno, con gli stivali ai piedi, che terra ed acqua insieme fango fanno.
Gli scotani già s'apprestano a  infiammarsi e le nebbie inghiottono le sommità e le valli, alberi grondandi goccioline di fitta e nebulosa pioggia, foglie dorate al suol cominciano a cadere e qualche ragnatela, opera d'arte d'un tessitore esperto, piena di perle si scorge appesa al nulla.
Tutta sa di mistero l'atmosfera, sembra appaia d'un tratto qualche grazioso spiritello, gli uomini sono in casa, le bestie s'attardano ad uscire, pigre, il fuoco inizia a riscaldare ossa inumidite, è tempo di far legna, tempo di resoconti, che la calda stagione è ormai archiviata ed alle porte bussa gelido inverno.
I corvi si ammucchiano, rosseggia il melograno su la giallastra pianta, ben si può immaginare dentro la pancia sua miriade di chicchi, è un'abbondanza.
I giardini son spogli ma il bosco è una tavolozza di pittore esperto e i cavoli verdeggiano nell'orto.

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